venerdì 23 settembre 2011

Il fascino delle giapponesi


Non aspettatevi di trovare in questo post immagini di Kogals più o meno vestite, o scansioni di manga hentai e simili...

In realtà ben altro mi spinge a scrivere questo pezzo, qualcosa di profondamente radicato nella cultura giapponese, e in grado di affascinare l’occidentale che anche solo per caso si è avvicinato alla cultura nipponica.


Mi riferisco alla spada giapponese genericamente chiamata Katana o Nippon-To. Penso che l’immagine dell’impavido samurai che sfodera la scintillante lama sia ormai familiare a chiunque, anche grazie ai film di Kurosawa o, in tempi più recenti, attraverso Ghost Dog di Jarmush che reinterpreta in chiave moderna la figura del samurai e Kill Bill di Tarantino, dove la Thurman è fondalmente una ronin (samurai senza padrone) in cerca di vendetta, o ancora L’ultimo Samurai con un Tom Cruise conquistato dal Bushido, la Via (Do) del Guerriero (Bushi)

Tornando alla protagonista del post, la katana nella storia è un’evoluzione della spada cinese, inizialmente molto apprezzata in giappone, da cui si differenzia nella forma per essere ad un filo e ricurva. Laddove la spada cinese, con il suo doppio filo e la lama dritta, rivela la vocazione per affondi e in generale per essere usata di punta, la katana dimostra tutta la sua efficacia nei colpi di taglio, che il samurai sublima nel gesto dello Iai-Do, alias l’atto di estrarre e colpire in un unico fluido movimento...

Un impressionante esempio di Iai-Do


All’inizio la spada giapponese era fondamentalmente una copia delle spade cinesi e coreane, tanto che le prime lame erano definite di “tipo Coreano”. All’incirca a partire dal 790 d.c. inizierà un’evoluzione sia a livello formale che di materiali, che porterà alle splendide realizzazioni che oggi tanto ci affascinano.

Antiche spade cinesi copyright Tomo.Yun
evoluzione nella forma delle katane - parte 1 - Fonte "NipponTo" di Sergio Margotti
evoluzione nella forma delle katane - parte2 - Fonte "NipponTo" di Sergio Margotti

evoluzione nella forma delle katane - parte3 - Fonte "NipponTo" di Sergio Margotti

Con il passare delle epoche e con l’affermarsi della classe guerriera dei samurai la katana è passata da mero strumento di combattimento a status symbol che distingue i Samurai dal resto della popolazione, fino a divenire un’estensione del Bushi, parte della sua stessa anima ed onore.

Ad essa il samurai dedicava ogni cura, ogni mancanza nei riguardi della spada veniva considerata un’offesa diretta. Il solo sfioramento dei foderi di due samurai poteva dar luogo a duelli spesso mortali, e grande cura doveva avere chi ospitava il Bushi a trattare con egual riguardo la lama, che doveva essere riposta su di un apposito sostegno seguendo un rituale ben preciso.

Fonte "La Spada Giapponese" di G. Fino


La Katana doveva accompagnare il samurai anche nel gesto estremo, il Seppuku (suicidio).
Infatti il guerriero che si trovasse di fronte alla sconfitta sul campo di battaglia, sceglieva di suicidarsi facendosi cadere sulla lama della propria spada, pur di non perdere l’onore lasciandosi catturare.
Il suicidio veniva anche considerato come unico modo per recuperare l’onore perso nei confronti del proprio signore, per seguirlo nella morte o come gesto di protesta verso lo stesso. In questi casi il Samurai seguiva un rituale ben preciso, squarciandosi il ventre con una lama più corta, il Tanto o il Wakizashi, mentre la katana veniva impugnata da un aiutante con il compito di tagliare la testa del samurai per mettere fine al dolore.

Ancora oggi il suicidio viene vissuto in Giappone come gesto di estrema lucidità, basti pensare all’usanza di togliersi le scarpe e riporle ben ordinate prima di togliersi la vita, e spesso con significato di protesta.


Per ulteriori approfondimenti, oltre ai già citati "NipponTo" di Sergio Margotti e "La Spada Giapponese" di G. Fino, consiglio di consultare il sito e relativo forum INTK Associazione Italiana per la Spada Giapponese,un membro dello stesso ha anche curato l'edizione italiana di KOKAN NAGAYAMA - Il manuale della spada giapponese libro che viene considerato indispensabile per la conoscenza approfondita della NipponTo

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